Secondo la Ricerca Future Health Index”, che ha preso ad esempio 13 paesi del mondo, emergono alcuni punti in comune rispetto all'evoluzione e allo sviluppo del digitale in sanità.
A partire da tali punti, dunque, è possibile formulare una previsione di quella che sarà la trasformazione digitale nel sistema sanitario italiano, evidenziandone i punti deboli e le problematiche da risolvere.
Vediamo, quindi, quali sono i dati della ricerca e le considerazioni in merito, in questo articolo.
La ricerca Future Health Index
La ricerca Future Health Index ha posto l'attenzione sull'importanza della qualità dell'accesso ai servizi sanitari, oltre che all'uso di tecnologie a supporto delle attività (l'uso, ad esempio, di un gestionale per l'ambulatorio medico o di un software per pazienti).
In particolare, sono stati presi come riferimento tre parametri: accesso, integrazione e adozione delle tecnologie. A partire da questi, si è cercato di mettere in luce il livello di preparazione di ogni paese nell'utilizzo delle tecnologie per le cure.
Emirati Arabi Uniti, Paesi Bassi e Cina si sono rivelati rispettivamente i tre migliori paesi per quanto riguarda lo sviluppo del digitale in Sanità.
E' interessante notare come questi paesi, nonostante le grandi differenze socio-economiche, politiche e geografiche che intercorrono tra loro, abbiano puntato nello stesso modo al miglioramento della qualità dei servizi e all'accessibilità alle cure.
Stando a quanto emerso dalla ricerca, in questi paesi “ i sistemi sanitari stanno spostando il loro focus dalle terapie da condurre esclusivamente in ambito ospedaliero a nuovi modelli di cura integrati e coordinati che seguono un “percorso salute” che parte dalla sana alimentazione alla prevenzione e continua con diagnosi, terapie e cure che si possono condurre anche in ambito domestico ”.
Inoltre, in tutti e 13 i paesi presi in considerazione:“ i dati della ricerca evidenziano come la tecnologia digitale rappresenti un driver chiave per la trasformazione del settore sanitario ”.
Gli aspetti rilevanti emersi dalla ricerca, che possono essere un punto di partenza anche per un ulteriore sviluppo in Italia, sono stati:
- La condivisione dei dati: nonostante lo sviluppo di tecnologie come le cartelle cliniche informatizzate, la maggior parte dei pazienti si ritrova a dover comunicare i propri dati di volta in volta. Appare chiaro come questo sia uno dei fattori da migliorare, nonostante l'ostacolo della normativa della privacy.
- Cultura digitale: molti dei professionisti ritiene ancora che integrare sistemi digitali, come un gestionale per l'ambulatorio medico, possano aumentare i costi della sanità. Far comprendere il risparmio di costi e di tempistiche di tali strumenti è sicuramente un altro aspetto da migliorare.
Sicuramente, entrambi questi punti, sono elementi importanti dai quali partire per uno sviluppo consapevole del digitale in Sanità anche nel nostro paese.
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