Per far fronte all’emergenza Covid-19 e limitare la diffusione del virus sono stati compiuti altri passi in avanti nella Sanità Digitale, con la dematerializzazione del codice di promemoria della ricetta elettronica. Infatti l’Ordinanza dello scorso 19 marzo 2020 della Protezione Civile n. 651 ha disposto il superamento della stampa del promemoria cartaceo da parte del
Obbligatoria per medici, strutture sanitarie e farmacie, la ricetta medica elettronica è il nuovo sistema di prescrizione ed erogazione delle prestazioni sanitarie. A quasi due anni dalla sua adozione quali sono i bilanci di questa importantissima novità per il nostro Sistema Sanitario Nazionale? Lo approfondiremo nei prossimi paragrafi ma, prima, un breve riepilogo su cos’è
Dopo un periodo di prova durato all’incirca un anno, tutte le Regioni italiane hanno ufficialmente accolto la ricetta dematerializzata 2017 all’interno della propria amministrazione sanitaria. Una novità di assoluto rilievo per semplificare la gestione del rapporto tra medico e paziente, oltre ad agevolare il lavoro del farmacista. Non è un caso quindi che questa sia
Salutiamo la ricetta cartacea anche nel settore veterinario, e diamo il benvenuto alla nuova ricetta elettronica. Ebbene sì, nel progetto di Sanità Digitale, approvato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, è compresa anche la sperimentazione della nuova Ricetta Veterinaria Elettronica. Questo permetterà, oltre all’informatizzazione del sistema, anche la digitalizzazione e la tracciabilità dell’intera filiera di
La Ricetta Elettronica è il sistema di prescrizione delle prestazioni sanitarie che si inserisce all’interno del nuovo progetto dell’Agenda Digitale del Governo. Grazie all’adozione della Ricetta Dematerializzata si avranno diversi vantaggi, tra cui la riduzione degli errori prescrittivi, un controllo capillare sui costi e un notevole risparmio sulla produzione delle ricette stesse. Tuttavia, il funzionamento della